La perdita vestibolare bilaterale (BVL) è un disturbo che colpisce entrambi i labirinti che costituiscono il sistema vestibolare periferico. Questa condizione può essere causata da una varietà di fattori, tra cui infezioni virali, traumi, interventi chirurgici sull’orecchio, neoplasie, disturbi autoimmuni, tossicità da farmaci, fattori genetici, vascolari, patologie labirintiche (forme idropiche bilaterali), malattie neurodegenerative ecc. anche se nella maggior parte dei casi la causa non è nota (forme idiopatiche); può interessare da subito entrambi i labirinti oppure manifestarsi in modo asincrono. In alcuni casi si associa a patologie del sistema nervoso centrale come nella CANVAS.
La BVL può avere effetti significativi sulla qualità della vita di una persona, portando a difficoltà di mobilità, di orientamento spaziale, disturbi cognitivi e aumentato rischio di caduta.
Sintomi della BVL
Possono variare da persona a persona, ma in genere comportano soprattutto instabilità posturale, difficoltà a stabilizzare lo sguardo durante i movimenti della testa (oscillopsia) e alterazione dell’orientamento spaziale.
Diagnosi di BVL
La diagnosi di BVL comporta in genere una valutazione approfondita dei sintomi e della storia medica del paziente, nonché l’esecuzione di una serie di test diagnostici. Questi test possono includere un test dell’udito, la videonistagmografia con prove caloriche e/o rotoacceleratorie, che misura i movimenti oculari in risposta a vari stimoli; più di recente il Video Head Impulse Test ha semplificato la procedura diagnostica potendo testare tutti i canali semicircolari; utile anche testare la funzione otolitica con i Vemps (potenziali evocati vestibolari miogenici). A fini riabilitativi è anche importante eseguire una posturografia dinamica computerizzata per valutare la strategia sensoriale dei soggetti affetti. Inoltre, gli studi di imaging, come la risonanza magnetica dell’encefalo, possono essere utilizzati per ottimizzare la diagnosi.
Trattamento del BVL
Il trattamento dipende in parte dall’eziologia della condizione. Per esempio, interrompere in tempo la somministrazione di un farmaco ototossico può mitigare le conseguenze. Purtroppo nella maggior parte dei casi si può intervenire solo quando il danno si è già realizzato e a questo proposito assume un ruolo fondamentale la riabilitazione vestibolare che va iniziata più precocemente possibile, soprattutto con tecniche di sostituzione sensoriale; nei casi più gravi con importante instabilità si possono utilizzare ausili come la BalanceBelt. In futuro saranno disponibili gli impianti vestibolari che potranno sostituire funzionalmente gli organi vestibolari periferici danneggiati.
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